Storia di Graziella

24.7.17 Cinzia-Mi ha molto colpita la vicenda di Graziella Marchisio, una ballerina che aveva un sogno: quello di devolvere tutti i suoi averi dopo morta alla realizzazione di un rifugio destinato a salvare animali abbandonati.

Graziella, che era originaria di Pinerolo, era senza figli, e nonostante l’ottima posizione economica costituita anche dalle molteplici proprietà immobiliari, preferiva continuare a vivere nella sua roulotte per poter essere libera.

Per lei il progetto era importante,  tant’è che aveva nominato il suo compagno quale esecutore testamentario delle sue ultime volontà. Ma un tragico destino ha voluto che l’uomo morisse prima di lei, cosi Graziella,  senza perdersi d’animo decise di rivolgersi ad un famoso notaio di Torino, appassionato di animali, che accettò di occuparsi direttamente della questione. L’ammontare dell’eredità era di oltre 500.000 euro.
Quando arrivò il momento l’intrepido Notaio ci mise ben 15 anni di battaglie legali a far valere le volontà testamentarie della donna, facendo nascere a Sant’Antonino di Susa un canile pubblico la cui estensione consta di oltre 100.000 metri quadrati di terreno.

Finalmente una storia riguardante gli animali finita bene: la determinazione del Notaio ha vinto contro le lungaggini burocratiche che minavano da tempo il progetto. Poter devolvere ciò che si ha in un progetto personale, per le leggi che regolano i meccanismi delle successioni in Italia, non è facile da realizzare, e nonostante le documentazioni presentate, in questo specifico caso le istituzioni si sono mobilitate contro i desideri legittimi della signora. 

Fortunatamente la buona volontà del notaio ha vinto contro la burocrazia, e si è ben dichiarato soddisfatto del risultato ottenuto.

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