12.2.18 Cinzia – E’ strano pensare che i furetti possano soffrire di patologie relative alla colonna vertebrale, eppure succede. Abbiamo trattato in precedenza alcune tra le più comuni patologie degenerative a carico di ossa e articolazioni e quali ne sono le cause.
Esistono delle vere e proprie situazioni che possono danneggiare i dischi intervertebrali, che interessano principalmente furetti lunghi e robusti.
Il furetto non ha ammortizzatori naturali come i felini,e se cade o se salta da una certa altezza, anche se in apparenza non si fa male, il susseguirsi dei traumi va a danneggiare l’elasticità dei dischi , determinando la possibile formazione di ernie, che possono causare molto dolore.
Ve ne rendete conto in quanto il furetto cammina male e di solito, il problema si presenta alle zampe posteriori.
Se notate che l’animale trascina una zampa o non riesce a tenerla come dovrebbe, recatevi dal veterinario.
Purtroppo, per avere una diagnosi corretta, per capire di cosa esattamente si tratta, serve una tac o una risonanza magnetica, entrambe effettuate sotto sedazione.
Trattandosi di un esame costoso e in anestesia generale, sarà il veterinario a decidere se effettuarlo o no, considerando lo stato di salute e l’età dell’animale.
Trattandosi di degenerazioni irreversibili, si possono utilizzare piccoli accorgimenti per cercare di prevenirle:
evitare l’obesità, in quanto l’eccesso di peso danneggia la colonna vertebrale, e soprattutto evitare atteggiamenti che possono essere pericolosi, come ad esempio prenderli male.
Ricordiamoci di sostenere sempre le zampe posteriori (ad esempio in caso di presa per il coppino) non lasciandole “penzoloni”, ed anche di non far muovere il furetto in maniera inconsulta.
D’altronde non si può nemmeno vietare a un furetto giovane di muoversi, correre e giocare, ma con le giuste misure, possiamo prevenire i danni dovuti a movimenti sbagliati.
Mettete cucce o cuscini morbidi anche dentro alle gabbie, una caduta accidentale può causare seri problemi.
Tuttavia, anche osservando tutte le precauzioni possibili, c’è sempre una percentuale di furetti predisposti geneticamente, e in questo caso purtroppo non si può far nulla.
Anche una corretta alimentazione svolge un ruolo altresì importante:
– se si adotta la dieta naturale barf, importanti saranno le ossa, il midollo e le cartilagini, ricchi di vitamine e minerali utili per la rimineralizzazione ossea. Nel caso di furetti che non possono mangiare le ossa, in alternativa c’è la polvere di uovo da mettere nella pappa.
– Se invece si utilizza un’alimentazione in estruso, chiedete al veterinario, il quale, in base alla composizione del cibo, potrebbe consigliare un’eventuale integrazione.