4.9.17 Cinzia-Sono alle prese con un nuovo ambientamento all’interno della mia famiglia di furetti: Moselle è arrivata in una fase un po’ cruciale di questa famiglia abbastanza numerosa, con lei sono 6, non sono tantissimi ma nemmeno pochi.
La mia furetta più anziana, Tasmania, sta cedendo il comando per diverse ragioni… la prima è la salute e la seconda è anche l’età, percepisce di non poter vivere a lungo, quindi la disputa è aperta. Mentre i due maschi mangiano, dormono e si prendono le coccole, le altre 2 femmine si contendono il ruolo del capo, la matura Suni e la giovane e neo mamma Piroscka, che non se le mandano certo a dire, quindi la piccola Moselle diventa un elemento destabilizzante per le aspiranti “capogruppo”.
Quando ci si trova in una situazione di questo tipo, per favorire il corretto inserimento, prima di tutto non bisogna avere fretta. Di solito il cucciolo arriva a casa nostra che ha compiuto 60 gg, di età e con la profilassi vaccinale ancora incompleta.
Come primo approccio il nuovo piccolo deve prendere confidenza con la casa e con i nuovi proprietari, occorre quindi farlo dormire in disparte dagli altri, i quali dovranno abituarsi ad un nuovo odore nella casa.
I primi incontri monitorati li effettuo dopo circa 30 gg dall’arrivo dell’animale, e con il secondo vaccino effettuato.
Da me i maschi sono meno competitivi delle femmine, quindi più indulgenti e accoglienti delle femmine, e obiettivamente ben disposti verso un piccolo, soprattutto se di sesso femminile.
I furetti adulti con i nuovi arrivati non sono sempre teneri, anzi, alcuni sono agressivi e proprio per questo bisogna fare molta attenzione, Adulti che uccidono cuccioli è un fatto raro, ma può accadere e non dobbiamo mai dare nulla per scontato.
Sono contraria a “buttare nella mischia” il cuccioletto, perché le reazioni ostili degli altri potrebbe spaventarlo a morte, e quindi rimanere traumatizzato o anche ferito gravemente, meglio procedere con alcuni alla volta e partendo dai più tranquilli
In una famiglia di furetti articolata, il capo gruppo, già consapevole che il nuovo membro non se ne andrà, manda uno dei furetti residenti a stabilire le gerarchie; l’incontro non è tenero, l’intenzione dell’adulto è di sottometterlo afferrandolo per il coppino, facendogli così capire di essere più forte. Durante questa fase preparatevi a strilli e spruzzi in tutta la casa, ma non allarmetevi perché, se guardate attentamente, i due litiganti non si fanno nulla di veramente serio. Le urla sono per fare scena, il più piccolo impara a difendersi e a imporre il suo posto in famiglia, mentre gli adulti difendono la loro posizione ma soprattutto i privilegi.
Quando gli anziani si renderanno conto che la loro vita non cambia con il nuivo arrivato, cesseranno le ostilità. É un processo lungo, e nei gruppi numerosi è possibile che si formino coppie o gruppi a tre, senza litigare, anche se sporadici tafferugli femminili possono accadere sempre.
Intanto Moselle, dopo un mese dal suo arrivo e dopo una quindicina di giorni in cui gli incontri erano monitorati, vive già con il gruppo, non è completamente integrata ma siamo sulla buona strada; ha imparato che non deve invadere il territorio degli altri e per mangiare deve aspettare il suo turno, ma sta andando bene, e lei ha dimostrato carattere sapendosi difendere.
Vi troverete a dover intervenire: non sempre i tafferugli si risolvono rapidamente e non dobbiamo permettere che i cuccioli vengano troppo strapazzati, anzi è nostro compito rassicurare e consolare sempre i più piccoli, perché hanno bisogno di un rifugio sicuro che sono le nostre braccia, e al tempo stesso anche i padroni di casa vanno rassicurati che il piccolo non cambierà il nostro affetto per loro.
E’ importante “non urlare”: anche se assistete a una scena in cui volete magari dividere i due animali in uno scontro che voi ritenete eccessivamemte pesante, non gridate perché non serve, e soprattutto non tentate di dividerli a mano cercando di aprire la bocca, rischiereste un bel morso, ma munitevi di una pasta vitaminica o un tubo di malto e spremetene un po’ sulla parte stretta dai denti, come per magia il furetto lascerà la vittima attirata dalla piccola golosità.
Da parte nostra dobbiamo evitare di spazientirci mantenendo un atteggiamento vigile senza prendere posizioni. Gli animali non sono cattivi, sono istintivi, e non dimentichiamo mai che noi siamo l’amore della loro vita e sarà così per sempre, e per raggiungere il risultato che desiderate ci vuole impegno e dedizione.