
E’ sicuramente il furetto piu’ famoso e conosciuto al mondo, si tratta del furetto dipinto da Leonardo da Vinci, nel celebre ritratto attribuito quasi sicuramente a Cecilia Gallerani, una nobildonna di Milano, favorita di Ludovico il Moro.
Come tutti i dipinti di Leonardo Da Vinci, anche la famosa Dama si presta a diverse interpretazioni, Cecilia Gallerani, che all’epoca non avrebbe avuto piu’ di sedici anni, appare, di tre quarti, nella sua naturale bellezza, la ragazza bellissima per l’epoca, passa quasi in secondo piano, perche’ l’attenzione cade proprio sul furetto albino, descritto con precisione anatomica, e dallo sguardo quasi malefico, interessante, vedere la mano della ragazza, la cui forma pare un artiglio, come se il pittore volesse fare un parallelismo tra lo sguardo dell’animale e la personalità’ della ragazza, in realta’ potrebbe essere un’allusione al riconoscimento conferito a Ludovico da parte del prestigioso titolo di cavaliere dell’ ordine dell’ermellino, da parte del Re di Napoli, un’altra interpretazione possibile, e’ che si tratti di Caterina Sforza, figlia di Galeazzo, che venne ucciso per congiura, la collana di perle nere, indica il lutto e l’ermellino, sarebbe riconducibile allo stemma del sicario del padre.
Ma che sia Cecilia o Caterina, non abbiamo occhi che per lui, il furetto, un’animale in voga nelle corti rinascimentali, e sebbene lo sguardo poco amichevole, si intravede una certa complicità’ con la donna, chiunque essa sia, del quadro.
Il quadro e’ visibile a Cracovia al museo nazionale dell’arte, e’ ricoverato all’interno di una sala dedicata.