10-4-2015 Federica-Anche se sembra una pratica da Medioevo, purtroppo sono ancora molti i furetti ai quali vengono tranciati i canini. E’ doveroso parlarne, per far conoscere a tutti questa dannosissima pratica. Ed ecco perché UFIF presenta questa campagna, nata per sensibilizzare proprietari e futuri proprietari su questa barbara pratica ancora piuttosto diffusa.
La dentatura del furetto è composta da 34 denti: 6 incisivi superiori, 6 incisivi inferiori, 2 canini superiori e 2 inferiori, 6 premolari superiori, 6 premolari inferiori, 2 molari mascellari e 4 molari mandibolari. Il cucciolo di furetto presenta 30 denti provvisori che vengono cambiati intorno ai 50-70 giorni di vita nei denti definitivi.
Il furetto è un carnivoro obbligato e quindi un predatore: presenta canini atti ad afferrare la preda e denti premolari e molari foggiati per masticare la carne e triturare le ossa delle piccole prede.
Benchè i furetti siano animali domestici non devono assolutamente perdere questa peculiarità, tipica della loro specie, anche se i metodi di nutrizione del furetto in casa possono essere svariati. Il furetto comunica con i suoi simili anche attraverso il morso, che è altresì l’unica arma di difesa che possiede (insieme alle ghiandole para anali). Questa dentatura può ovviamente consentire al furetto di produrre lesioni anche piuttosto profonde ad una persona.
Alcuni allevatori, provenienti principalmente dell’Est Europa così come alcuni rivenditori italiani, praticano ai cuccioli il taglio dei canini, per evitare che i furetti possano ferire eccessivamente il proprietario in caso di morso.
Ma perché un cucciolo morde?
Innanzitutto dobbiamo ricordarci che i furetti sono animali che giocano tra loro attraverso il morso pertanto il morso è insito nel loro istinto. La maggior parte dei furetti però non morde, questo perchè gli allevatori seri sanno selezionare linee di sangue di furetti ben socializzati e investono moltissimo tempo e moltissimi sforzi nell’educazione dei cuccioli prima che questi vadano nelle loro nuove famiglie.
Naturalmente, quando i furetti sono riprodotti in condizioni pessime – come avviene negli allevamenti intensivi – ciò non accade. I negozianti che acquistano furetti provenienti da allevamenti intensivi possono contare su prezzi decisamente più vantaggiosi e questo proprio a causa dell’aumento del numero delle cucciolate che le madri sono costrette ad allevare per mezzo dell’alterazione artificiale del proprio ciclo riproduttivo naturale, normalmente legato alla stagione e al fotoperiodo, aspetto che renderebbe impossibile avere più parti all’anno. Va sottolineato che uno dei tanti altri aspetti negativi della condizione intensiva d’allevamento è che i cuccioli, essendo tantissimi, non hanno occasione di imparare a socializzare e pertanto spesso hanno la tendenza a mordere – sintomo di una gestione poco attenta e curata. Per questa ragione si pensa che sottoponendoli a questa barbara pratica, i cuccioli di furetto possano essere venduti a chi non ha esperienza in merito, limitando il rischio che questi vengano restituiti con una perdita economica del negoziante o dell’allevatore.
I cuccioli possono venire sottoposti al taglio dei denti anche da molto piccoli, direttamente per mano dell’allevatore, che con un tronchese trancia i canini senza senza impiegare alcun tipo di anestesia.
Questa procedura è ovviamente dolorosa, e non solo al momento del taglio poiché a lungo andare può provocare grossi disagi al furetto, come ascessi, granulomi, infezioni, che purtroppo sono molto dolorosi e necessitano di interventi anche piuttosto invasivi per la loro risoluzione. Ricordiamo che le operazioni sui denti sono di per sè molto fastidiose e dolorose anche se eseguite da professionisti esperti in ambiente sterile e controllato per motivi di salute, e vengono praticate solo se strettamente necessarie.
Immaginiamo un cucciolo i cui denti siano stati tagliati senza cognizione: proverà certamente dolore, che gli impedirà di rapportarsi adeguatamente con i suoi simili, andando ancora di più a compromettere la sua socializzazione.
Un furetto con i denti tagliati inoltre, può avere problemi di masticazione, mangiando con difficoltà quegli alimenti che solitamente contribuiscono alla pulizia dentale, come le ossa o le crocchette. Questo può provocare una maggiore comparsa di tartaro e gengiviti. Il tartaro nei furetti si forma come conseguenza di un deposito di avanzo di cibo, batteri e sali di calcio presenti nella saliva. I furetti sono già naturalmente predisposti al deposito di tartaro e questo spesso si accompagna ad una gengivite. Se il tartaro non viene rimosso e la gengivite trattata, si instaura un quadro cosiddetto di “periodontite”. Queste sono situazioni gravi e può accadere che batteri si disperdano da queste lesioni, e vadano a dare infezioni delle valvole cardiache o di altri organi.
Dal punto di vista legale il taglio dei denti del furetto rientra nell’illecito penale di massima gravità, secondo l’articolo 544 ter (Maltrattamento di animali) del Codice Penale in materia dei delitti contro il sentimento degli animali, che sancisce che “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi”.
Inoltre, nell’Ordinanza Ministeriale che vieta il taglio delle orecchie ai cani, si fa menzione del fatto che anche l’asportazione dei denti degli animali da compagnia è vietata e quindi da perseguire da parte delle Forze di Polizia e dei Medici Veterinari di Sanità Pubblica.
Ricordiamo altresì che chi compie un atto del genere, come il taglio dei denti, senza essere un Medico Veterinario compie anche l’abusivo esercizio della professione come sancito dall’articolo 348 C.P.
Sulla base quindi della legislazione italiana, possiamo affermare che non solo il taglio dei denti del furetto non va praticato per motivi etici ed etologici legati al rispetto dell’animale, ma è illegale e perseguibile penalmente.