
Il nome scientifico del furetto, Mustela putorius furo. Il furetto è ottimo animale da compagnia: ha un carattere estroverso, giocherellone, vivace, è curioso ed esploratore. Osservarlo giocare è di per sé un divertimento. È affettuoso e può stabilire un forte legame con il proprietario. Come tutti gli animali, non ama restare confinato in gabbia; deve avere la possibilità di vivere libero e interagire con le persone. Può essere educato ad utilizzare la cassetta per i bisogni (anche se in generale è meno affidabile di un gatto), in casa e’ bene attrezzare più punti lettiera.
Tuttavia l’ambiente domestico è una fonte inesauribile di pericoli per il furetto, che deve vivere in un ambiente modificato per renderlo sicuro (“a prova di furetto”) o sorvegliato a vista.
Il furetto è un predatore e manifesta questa sua caratteristica nella passione per l’esplorazione e la caccia, anche se ritualizzata nel gioco. I furetti dormono parecchie ore; possiamo dire che questi animali hanno due livelli di attività: o sono attivamente impegnati nel gioco, o dormono profondamente.
Sono animali molto affettuosi, amano farsi coccolare dal proprietario . Sono generalmente docili, ma esistono sempre eccezioni alla regola, se il furetto si mostra aggressivo e morde, significa che non e’ in armonia con l’ambiente, un cattivo ambientamento, può provocare nel furetto un sentimento di disagio che dimostra con il morso, stessa reazione, in caso di un’ errata interazione.
In generale, i furetti hanno un carattere adattabile; posti in un ambiente nuovo non si spaventano, ma corrono ad esplorarlo. Purtroppo, se scappano da casa tendono ad allontanarsi e a perdersi, senza fare più ritorno.
I furetti vanno d’accordo molto bene con altri animali della propria specie, se abituati da piccoli. Da adulti la convivenza con altri soggetti richiede un certo periodo di tempo per permettere ad animali estranei di fare conoscenza e legare.
La durata della vita dei furetti è considerata mediamente di 5-8 anni, anche se non è insolito che superino questa età. Il maschio ha in media una taglia doppia di quella della femmina. Il peso medio del maschio è di 2 kg, la femmina pesa in media 0,6-1 kg. Il furetto possiede un paio di ghiandole, poste ai lati dell’ano, che producono un secreto dall’odore intenso e pungente. I furetti svuotano il contenuto di queste ghiandole quando sono molto agitati o eccitati.
Il furetto ha una pelle molto spessa, ricca di ghiandole sebacee, il cui secreto è responsabile dell’odore intenso che hanno naturalmente questi animali. L’attività delle ghiandole sebacee dipende dall’azione degli ormoni sessuali; per questo motivo l’odore del corpo si riduce notevolmente negli animali sterilizzati. Le ghiandole sudoripare sono scarsamente sviluppate, pertanto i furetti sopportano male il caldo e se la temperatura ambientale aumenta troppo sono soggetti al colpo di calore, che puo’ portarli alla morte.
Il furetto compie la muta due volte l’anno, in primavera e in autunno; di solito si svolge gradualmente, ma talvolta è rapida, addirittura con la perdita quasi totale del mantello. Dopo la muta il colore del mantello, la sua lunghezza o anche il disegno della mascherina facciale possono modificarsi.
I furetti hanno cinque dita fornite di unghie sia sugli arti anteriori che posteriori. Le unghie, come quelle dei cani, non sono retrattili e se non si consumano a sufficienza devono essere regolarmente accorciate.
Il furetto è un carnivoro stretto, anche se non ci sono studi scientifici sull’alimentazione ottimale dei furetti, quella naturale “Barf” è la più consigliata, a base di carni crude o al massimo sbollentate compresa di organi interni, ossa, piccole prede come pulcini e ratti, la mancanza di uno solo di questi elementi, crea carenze che possono influire sulla salute e sistema immunitario.
Nel caso in cui l’animale non digerisca, non tolleri per qualsiasi motivo la carne fresca, possono essere usate crocchette ad alto tenore proteico e senza cereali.
Il furetto è un animale molto vivace, che ha bisogno di poter giocare ed esplorare l’ambiente sia per il suo benessere fisico che psicologico. Non è un animale che si può tenere rinchiuso; tuttavia, per metterlo al sicuro dai pericoli, è bene lasciarlo al sicuro nella gabbia il tempo che trascorre dormendo o i momenti in cui non si è presenti per sorvegliarlo (a meno di non poter predisporre per lui un’intera stanza resa sicura, “a prova di furetto”, in modo impeccabile).
La gabbia deve ovviamente essere più spaziosa possibile; per aumentare la superficie a disposizione senza creare un ingombro eccessivo la si può scegliere a più piani uniti da rampe, e deve essere di materiale robusto, facilmente lavabile (in genere, con un fondo di plastica a bordi rialzati con la parte superiore costituita da barre d’acciaio). Occorre verificare la buona tenuta delle porte, perché molti furetti sono particolarmente abili ad evadere forzando la chiusura.
Mettere la casa in sicurezza:
Il furetto è un animale curioso, esploratore, piccolo e agile, tutte caratteristiche che lo predispongono a finire nei guai se lasciato libero in casa senza controllo. Poiché il furetto ha bisogno di trascorrere almeno alcune ore in libertà è necessario predisporre un ambiente (è sufficiente una stanza, non serve tutta la casa) in modo che sia sicuro.
I pericoli maggiori sono rappresentati da:
• oggetti (soprattutto di plastica o gomma) che il furetto può ingoiare (spugne, rivestimenti delle cuffie stereo, gomme da cancellare, elastici, solette delle scarpe, imbottitura dei cuscini, parte inferiore in gomma dei tappetini…),
• fili elettrici (pericolo di folgorazione e di cortocircuito),
• piccole aperture da cui può scappare,
• sostanze tossiche (piante, farmaci, prodotti per la pulizia della casa, sigarette, alimenti inappropriati),
• oggetti pesanti che può tirarsi addosso inavvertitamente,
• cadute dall’alto (nel tentativo di arrampicarsi, ad esempio, o cadute dalla terrazza),
• restare schiacciato per essersi nascosto sotto un materasso od un cuscino, venire calpestato, restare schiacciato da una porta (che si chiude improvvisamente per una corrente d’aria, ad esempio),
• finire nella lavatrice,
• aggressione da parte di cani o gatti.
Quando si lascia libero il furetto è bene sorvegliarlo a vista per osservarne il comportamento e verificare se nel rendere l’ambiente “a prova di furetto” è stato trascurato qualcosa.
I furetti sono animali molto puliti e necessitano di pochissime cure. Per eliminare il loro forte odore è indispensabile la sterilizzazione (non serve togliere le sacche anali); anche così, rimane un lieve odore che non si deve pretendere di eliminare completamente con bagni ripetuti o peggio con l’uso di profumi. I furetti non dovrebbero essere lavati più di una volta al mese; il bagno asporta il film lipidico protettivo della cute, danneggiandola se viene effettuato troppo spesso. Inoltre il lavaggio stimola le ghiandole a produrre nuovo secreto, ripristinando l’odore dell’animale. Per tenere l’odore sotto controllo è più utile lavare spesso gli stracci su cui il furetto dorme, dal momento che si impregnano del grasso prodotto dalla cute.
Le orecchie dei furetti hanno una produzione fisiologica di cerume brunastro, non e’ il caso di esagerare nella rimozione , l’uso troppo frequente ed eccessivo di bastoncini cotonati puo’ creare problemi al condotto uditivo, tuttavia va monitorato, in quanto troppo cerume favorisce la formazione degli acari e come coadiuvante per la pulizia, esistono prodotti in commercio specifici che facilitano questa operazione.
Le unghie devono essere accorciate, se crescono eccessivamente diventano affilate ed essere responsabili di incidenti: si possono impigliare e strapparsi. Per tagliare le unghie si può utilizzare un apposito tagliaunghie per gatti, in vendita nei negozi per animali. Il procedimento è molto semplice, è sufficiente osservare fino a che punto arrivano i vasi sanguigni dell’unghia (che appaiono rosa) e tagliare solo la parte dell’unghia non irrorata. La prima volta è preferibile farsi insegnare la tecnica da una persona più esperta o dal veterinario in occasione di una visita.
Non serve effettuare la sacculectomia (l’asportazione delle sacche anali) per ridurre l’odore emesso dai furetti. Le sacche anali sono due ghiandole poste ai lati dell’ano che producono un secreto dall’odore intenso facilmente avvertibile se il furetto le svuota quando è eccitato o spaventato. La sacculectomia non solo è inutile, ma può danneggiare lo sfintere anale e provocare il prolasso del retto; in Inghilterra è proibito eseguirla, se non per malattie delle sacche anali.
Vaccinazioni
Cimurro
I furetti devono essere vaccinati contro il cimurro, una malattia virale mortale in questa specie nel 100% dei casi. Il piano vaccinale prevede una prima iniezione a 6-8 settimane di età se la madre era vaccinata, e a 4-6 settimane se non lo era. Si eseguono dei richiami a intervalli di 2-3 settimane fino a 14 settimane di età. In seguito si eseguono richiami annuali per tutta la vita del furetto.
Sterilizzazione chimica
La sterilizzazione chimica consiste nella somministrazione di un prodotto, la deslorelina, che ha gli stessi effetti (anche se reversibili) della sterilizzazione chirurgica, ma non gli effetti collaterali negativi, vale a dire che inibisce l’insorgere della malattia surrenalica. In alcuni casi, i veterinari somministrano la deslorelina ai furetti già sterilizzati chirurgicamente, per regolarizzare la produzione di ormoni sessuali prodotti dal surrene.
Il farmaco viene somministrato sottoforma di una piccola capsula, detto impianto, che si inocula per via sottocutanea con una grossa siringa. Per facilitare l’inserzione dell’impianto e minimizzare il disagio del furetto, visto il diametro dell’ago della siringa, lo si può brevemente sedare con l’anestesia gassosa.
Il suo effetto ha una durata variabile, da 8 a circa 20 mesi. Quando ricompaiono i segni di calore si ripete la somministrazione. Se l’impianto si esegue su una femmina che non è in calore si osserva un transitorio aumento di volume della vulva che scompare in pochi giorni.