Il cucciolo abbattuto all’aeroporto di Auckland

20.3.17 Cinzia-Niente da fare, non ce la facciamo proprio… per l’ errore di un uomo, un cane deve pagare, in questo caso morire. Povero piccolo Grizz, un cucciolone in addestramento come cane anti-ordigno, che vorrebbe solo correre, farsi grattare la pancia, prendere le coccole e dormire nella sua cuccia, che ne sa di addestramenti e lavoro? Che sfortuna Grizz, essere stato scelto per questa già piuttosto pericolosa mansione, non c’è stato rispetto, per te come animale e cucciolo, di fatto sei stato strumentalizzato.

Cosa è successo? Grizz aveva terminato il suo turno di lavoro ed era in procinto di essere caricato sul furgone per essere mandato a casa; non si sa cosa sia accaduto esattamente, ma il piccolo è fuggito, magari per un errore o per ribellione (non tutti gli animali svolgono “volentieri” mansioni di lavoro, anche se in apparenza questi sembrano divertirsi) e si è ritrovato nel perimetro delle piste dell’aeroporto.

Le versioni sono comunque contrastanti: in ogni caso il cane non era pericoloso per i velivoli in decollo, ma nessun pilota pare volesse procedere con un cane a piede libero in pista. Il personale dell’aeroporto non è riuscito a prenderlo dopo ore di tentativi, ma un’altra versione dei fatti dice che siano stati fatti male e in modo sbrigativo per na questione di costi, perciò la soluzione ritenuta adatta è stata di renderlo inoffensivo… ma non con un pallottola di anestetico, bensì con del piombo.

L’indignazione non è tardata ad arrivare… ma era il caso? E se il piccolo Grizz non fosse stato magari adatto a questo delicato incarico, non poteva avere un’altra vita, magari da cane “normale”?

Questo episodio, accaduto in Nuova Zelanda, mi ha fatto ricordare un fatto analogo che ho vissuto in passato: mi trovavo in Australia, e in fase di decollo il Comandante avvisa di un ritardo dovuto allo stazionamento di un Goanna (una specie di lucertolone autoctono australiano) che non aveva nessuna intenzione di muoversi; in qualche modo il rettile a un certo punto si stancò e se ne andò, ma nessun organo di polizia ha pensato di intervenire sparando al malcapitato animale. Perchè la morte del cane? Perchè era di proprietà della polizia e quindi ne potevano disporre come meglio credevano?

Oppure perchè morto un cane c’è n’è un altro?

Personalmente ritengo che gli animali utilizzati dalla polizia, carabinieri e altri organi ufficiali vadano maggiormente tutelati: già gli animali non sono tutelati, nemmeno se vengono utilizzati per lavoro, e nel caso di Grizz, che lavoro… Andrebbe avviata un’inchiesta per identificare la responsabilità di questo illegittimo abbattimento e sperare che non accada più, verificare l’attendibilità del personale umano in addestramento dei cani, perchè per me, e penso anche per voi, un cane morto… è morto.

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