13-4-2015 Cinzia-Sappiamo tutto sui furetti? Possiamo rispondere che conosciamo molto, ma la parola “tutto” è ancora troppo esagerata e chissà se mai si arriverà a sapere veramente tutto sul furetto.
Negli Stati Uniti, comunque, grazie alla massiccia presenza di questi adorabili musetti, il furetto è oggetto di studi che offrono continue novità circa la gestione di questo animale, anche se negli Stati Uniti i furetti arrivarono negli anni ’70 e diventano molto popolari negli anni ’80, quindi di recente; per la cronaca, in Europa abbiamo testimonianze della presenza del furetto tra medioevo e rinascimento nelle corti, ritratti in contesti di scene di caccia o mentre fanno “compagnia” a splendide dame, come alla bellissima Cecilia Gallerani, feudataria di Saronno e favorita di Ludovico il Moro, ritratta dal Leonardo in posa con il suo furetto albino.
Attualmente dagli States ci arrivano queste informazioni:
– il primo e il piu’ importante fatto da ricordare sui furetti è che sono piu’ le cose sconosciute che quelle conosciute sulla loro salute. Il primo testo veterinario sulla salute dei furetti è stato “Biology and Deseases of the ferret”, pubblicato nel 1988 e ristampato nel 1998, scritto dal veterinario statunitense James G. Fox.
– Studi effettuati negli ultimi 12 anni dicono che i furetti hanno coni visivi lunghi di entrambi colori di lunghezza d’onda del rosso e colori a breve lunghezza d’onda come i blu e l’utilizzo di queste capacità varia da individuo individuo. Inoltre, i furetti probabilmente vedono alcuni raggi ultravioletti in accordo con questi nuovi studi.
– I furetti sono mustelidi; il più antico fossile mustelide conosciuto ha piu’ di 20.000.000 milioni di anni e condivide un antenato comune con un altro gruppo che è spesso mascherato, i Procyonidi, di cui fa parte il procione, mentre sono molto diversi da un altro gruppo che in qualche modo sembrano simili, i viverridi, di cui fanno parte le genette e gli zibetti.
– Le specie più vicine ai discendenti selvatici dei furetti sono alcune puzzole europee che vivono in tane e che sono più attivi nella fase crepuscolare, cioè all’imbrunire e all’alba. La dieta di questi animali varia da territorio a territorio e a seconda della posizione, ma la fonte principale è data normalmente da rane e da roditori quando le tane si trovano in prossimità di corsi d’acqua.
– il furetto dai piedi neri è un cugino del furetto domestico e ha una modalità comportamentale in comune: abbiamo mai visto il nostro furetto afferrare un giocattolo e correre a ritroso? Si comporta come un furetto dai piedi neri che trascina via i sassi davanti all’apertura della sua tana.
– Per “lavarsi il viso” i furetti usano una tecnica particolare, con lo scopo di togliersi degli “odori” fastidiosi che possono essere portati anche dalle nostre mani, diffondendo il profumo delle ghiandole poste sotto e dietro alle orecchie, starnutendo o sfregando sulle zampe anteriori le quali saranno passate sulle parti da “profumare”
– essendo discendenti da antenati crepuscolari che spesso mangiavano organi animali, le esigenze vitaminiche dei furetti sono diverse da quelle umane. Gli esseri umani rischiano un sovradosaggio di vitamina A sebbene spesso si necessiti di maggiore vitamina D. Per i furetti è diverso, immagazzinano sufficiente vitamina D il cui eccesso potrebbe formare depositi di calcio negli organi ma comunque si adattano ad alti livelli di vitamina A. Uno studio ha dimostrato che un sufficiente dosaggio di vitamina A potrebbe minimizzare gli effetti del virus del cimurro sui furetti.
– Parlando di cimurro, succede che le persone che hanno un furetto per la prima volta siano convinte che una sola dose di vaccino sia sufficiente: in realtà per ottenere la giusta copertura, i cuccioli dovranno ricevere l’adeguata profilassi vaccinale, da due a tre richiami dopo il primo, secondo la prescrizione del veterinario curante.
– Sapevate che, come cani e gatti, ci sono stati furetti che soffrivano di problemi ai reni derivati da assunzioni di uva e uva sultanina? L’ASPCA, la società americana per la prevenzione delle crudeltà animali, (www.aspca.org) ha sul suo sito web l’Animal Poison Control Center che informa come evitare tossine addizionali.
– ci sono furetti che lavorano per vivere. Alcuni hanno trascinato cavi o passato delle spazzole dentro ad imbragature attraverso i tubi, altri sono usati per cacciare conigli o topi da tane o gallerie.
– ci sono furetti eroi: alcuni articoli parlano di segnali da parte di furetti alle loro famiglie in caso di incendio o presenza di fuoco nelle case.
Fonte: Ferret Magazine online