cosa bisogna sapere prima di portare a casa un furetto!!

Furio e Cloe di Alessandra

10.12.16 Cinzia-Furetto, nome scientifico: Mustela putorius furo, che significa “Ladro puzzolente”…

Ladro perché nasconde il cibo e qualsiasi cosa alla sua portata, come calzini, scarpe, giochi, telecomandi… puzzolente perché, se non sterilizzato chimicamente, emana un odore forte che a volte non è sopportato da molte persone…

Il furetto è un animale abituato da secoli a stare con noi umani e abbandonare un furetto significa quasi certamente condannarlo a morte sicura. Ma anche in casa bisogna tenerlo d’occhio, come un eterno bimbo…

Trattandosi di carnivoro, il furetto ha denti molto sviluppati e taglienti, specialmente i canini. Il furetto è amichevole e giocherellone, è estremamente socievole e si affeziona tanto agli umani e a tutta la famiglia di cui entra a far parte.

Lasciato da solo in casa per molto tempo soffre, visibilmente e, proprio come un cane, riconosce il suo nome e corre non appena lo chiami. Questo animale sporca nella sabbietta, anche se per lui, a volte, anche il pavimento va bene; gioca con le palline, dorme nelle ceste con caldi panni, ma la sua passione sono le amache, dove passa molto tempo a fare pennichelle anche di 15/20 ore al giorno soprattutto nel periodo invernale; è meglio comunque non lasciare che giochino senza una supervisione, almeno non prima che si abbia messo in sicurezza finestre, balconi, scale e mobili, perché ama scavare e non si fa problemi, lui, a combinare disastri nelle fioriere, nei giardini, ma anche in casa: è incosanpevole dei pericoli che si insidiano e ne combina come un bimbo che ha imparato a gattonare e si aggira curioso per le stanze, incontenibile e incosciente.

Il furetto non può autonomamente badare alla propria incolumità, è spavaldo e siamo noi che dobbiamo provvedere ad attrezzare la casa per prevenire fughe. Non solo, va fatta attenzione anche a elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, in cui si può facilmente intrufolare, ad ante e sportelli, a corpi estranei in giro che potrebbero essere ingeriti, ma tutto ciò non toglie che il furetto non è un animale da gabbia.

Qualche ora in gabbia va bene se usciamo o la  notte, ma in generale meglio avere un recinto o una stanza tutta per lui. Se dobbiamo tenerlo qualche ora in gabbia, questa deve essere spaziosa e ben arredata, quindi, oltre all’essenziale cassettina per i bisogni, è doveroso per far sentire il furetto a suo agio, dotarla di amaca e cucce, ciotole per cibo e acqua ed eventuali passatempi come i tubi in cui amano infilarsi.

Come accennato all’inizio, il furetto ha la caratteristica di un odore che è legata in parte alla secrezione del sebo, più intensa in inverno e quando sono in calore, e a ghiandole perianali che secernono una sostanza dall’odore pungente e per molti sgradevole, quindi, quando l’animale è fortemente spaventato o eccitato, magari dal gioco o dalle coccole fa una “puzzetta”, più comunemente chiamata “sfurettata”, e da quel momento… si salvi chi può!

Ma togliere le ghiandole in questione è un’operazione totalmente inutile e può causare seri danni alla sua salute! Per la secrezione di sebo e la diminuzione del caratteristico odore muschiato, si consiglia l’inserimento di un impianto di deslorelina piu comunemente chiamata “sterilizzazione chimica” che è semplicente un chip a rilascio ormonale che viene inserito sottopelle e che ha una durata da 1 a 3 anni.

Fatto quello, nel giro di un mese il furetto man mano “puzzerà” sempre meno fino ad emanare solo il suo tipico odore un po’ “muschiato”.

Chi vuole comprare un furetto, si deve rivolgere sicuramente a dei bravi allevatori che devono rilasciare un documento di genealogia, con primo vaccino, microchip identificativo e libretto sanitario.

In ultimo vorrei fare presente che il furetto è un animale “costoso”: oltre al vaccino annuale e all’eventuale sterilizzazione chimica, non scordiamoci che è carnivoro, e se vogliamo fare le cose come si deve gli va data carne fresca; sono consigliate le carni di coniglio, quaglia, pollo, tacchino, anatra, bene anche le uova private dell’albume, ma anche i croccantini, che devono essere di buona marca con una percentuale alta di proteine, senza cereali, da lasciare sempre a disposizione.

Se si decide di avere un furetto, mettiamo in conto tutte queste accortezze: sapendo che spenderemo parecchi soldini per il suo benessere, per la sua salute; queste sono le regole da rispettare e da seguire.

In alternativa consiglio l’acquisto di un peluche… costi limitati, denti che non bucano, e niente pipì e cacchine in giro per casa. Ma, soprattutto, assolutamente non impegnativo!

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