
Quando arriva un cucciolo o un altro furetto da inserire nel gruppo di casa, si devono osservare alcune precauzioni, nell’interesse del nuovo furetto ma anche per quelli “residenti”.
Ogni animale, qualunque esso sia, porta in “dote” una propria carica batterica ricevuta in eredità della madre e dagli altri fratelli: proprio per questo andrebbe osservato un periodo detto di “quarantena”, possibilmente in un ambiente lontano da quello degli altri animali residenti e avendo contatti protetti, come indossare un camice e utilizzare guanti per la manutenzione e pulizia degli ambienti e oggetti usati dal nuovo animale.
Il periodo va concordato con il veterinario, che dovrebbe visitarlo prima di entrare nella casa nuova. Di solito va effettuato un esame delle feci per escludere la presenza di parassiti e micosi, ma non tutte le infezioni batteriche si manifestano spesso restano asintomatiche almeno per un po’.
Il furetto a causa dello lo stress per il cambiamento potrebbe avere diarrea, facilmente trattabile anche solo con fermenti lattici; ma nel caso in cui il furetto porti in forma asintomatica batteri o virus particolari, e sviluppi i sintomi durante la quarantena, sarà fattibile curarla evitando il contagio agli altri di casa.
Consideriamo comunque che un adattamento graduale preserva la salute di tutti, perciò è meglio effettuarlo per gradi, senza fretta.
Come il nuovo arrivato può portare batteri, lo stesso può essere contagiato dalla carica batterica dei residenti, che sarà per ovvi motivi diversa: le condizioni di stress sono sempre un terreno fertile per le infezioni batteriche, ecco perché l’animale va gradualmente abituato al nuovo ambiente.
Va detto comunque che esistono scuole di pensiero diverse, che sostengono che sia più giusto che i piccoli vengano messi subito nel gruppo nuovo: è un altro punto di vista, tuttavia ci sentiamo di consigliare la soluzione per gradi proprio per evitare problemi a tutti.