Inizio questo primo editoriale del 2016 facendo gli auguri di buon inizio d’anno a tutti i lettori , con la speranza che sia migliore di quello precedente.
Nuovo anno, tanti cuccioli in arrivo: scegliete sempre con cognizione di causa il futuro nuovo arrivato: sulla convivenza con altri animali ci siamo occupati ampiamente dell’argomento in altri articoli, offrendo le nostre esperienze dirette per un migliore orientamento, ma non tutte le convivenze difficili sono risolvibili.
Vi voglio raccontare un episodio che ha riguardato una persona che già conosceva il furetto e desiderava riaverne uno, che avrebbe dovuto convivere con due cani di taglia piccola.
Nonostante i consigli e la premessa che poteva essere non semplice l’impatto, si verificarono segnali di ostilità praticamente da subito, d’altronde anche il più mite dei cani innocuo con gli umani può trasformarsi in un killer con altri animali.
Nelle reiterate visite al domicilio della cucciolata, uno dei cani ha manifestato segnali di nervosismo e ostilità già solo nell’ambiente, poi vistosamente aumentati alla vista dell’animale, ma la proprietaria era sicura di poter riuscire a gestire l’ambientamento in un tempo ragionevole.
Purtroppo non fu così: la cagnolina in questione, di razza piccola e da riporto, rifiutava la presenza del furetto aumentando di giorno in giorno l’aggressività tendendo a non migliorare, e per evitare incidenti si è scelta la strada della restituzione del furetto.
Non bisogna mai dare niente di scontato in tema di animali domestici, la statistica ci dice che cani e gatti conviventi nella stessa casa dopo un po’ si abituano l’uno all’altro e diventano amici: l’ho potuto sperimentare io stessa, con il mio cocker, che ha convissuto con molti gatti senza far mai loro del male; con il furetto è diverso, l’odore tipico provoca in alcuni cani delle reazioni ancestrali che difficilmente possono essere placate con la quotidianità.
E ritrovarsi con cane e furetto da gestire separatamente è uno stress che non tutti possono sopportare, e spesso la scelta cade sul mantenere il cane e restituire il furetto.
Siccome non è possibile avere furetti “in prova” e chi ha un cane che desidera un furetto dovrebbe tenerne conto, l’ideale sarebbe frequentare proprietari di furetti il più possibile per capire la reazione del cane. Ovviamente di matematico non c’è mai nulla, ma ci sono casi in cui si capisce da subito se può funzionare o meno.
Nel dubbio e nell’interesse di entrambi gli animali è meglio rimandare: se si pensa di non avere tempo a disposizione o una condizione di vita che consenta entrambe le gestioni, è bene lasciare a tempi migliori questa possibilità.